ANIMALI CELEBRI: I GATTI DELLE NAVI
Oscar, un gatto bianco e nero, visse durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo padrone era un ignoto marinaio imbarcato nella nave da guerra Bismark che aveva deciso di portare con sé il micio. La Bismark venne affondata dalla marina inglese il 27 maggio 1941.
Su 2200 imbarcati se ne salvarono solo 115 e, tra questi, Oscar trovato su una tavola galleggiante. Venne fatto salire a bordo del cacciatorpediniere inglese HMS Cossack e ne divenne la mascotte. Passò diversi mesi tra le acque calde del Mediterraneo e quelle gelide del Nord Atlantico. Cacciava topi, si godeva le attenzioni dei compagni di viaggio, girava per i locali della nave come un vecchio lupo di mare.
Il 24 ottobre 1941 la nave venne silurata al largo di Gibilterra e affondò qualche giorno dopo. L'equipaggio venne messo in salvo e Oscar venne assegnato alla portaerei HMS Ark Royal. Ormai si era aggiudicato il soprannome di Unsinkable Sam.
Affrontò il suo terzo naufragio nel novembre del 1941 e anche questa volta venne ritrovato aggrappato ad una tavola. Venne inviato agli uffici del Governatore di Gibilterra per poi andare in pensione presso un marinaio di Belfast. Il suo straordinario istinto di sopravvivenza, lo spirito di adattamento e una buona dose di fortuna gli permisero di vivere una lunga esistenza ricca di avventure. Morì nel 1955.
Simon, invece, visse per pochi anni (dal 1947 al 1949) ma si guadagnò la stima della Marina Inglese. Venne trovato a Hong Kong da un marinaio inglese e portato a bordo della Amethyst. Le sue condizioni di salute non erano buone ma si riprese in fretta e si distinse per la sua particolare abilità nel cacciare i topi, tanto che debellò un'infestazione a bordo della nave. Si divertiva nel far trovare i topi sui cuscini dei marinai e dormiva regolarmente nella cabina del capitano, precisamente nel suo cappello.
Quando la Amethyst risalì il fiume Yangtze venne sorpresa dai soldati comunisti cinesi e riportò diversi danni. Il capitano Skinner morì qualche giorno dopo e Simon venne gravemente ferito. Operato a bordo della nave riuscì a salvarsi e si rimise in piedi giusto in tempo per debellare una nuova infestazione di topi. Conquistò diverse medaglie e i titoli di “Gatto marino abile” e “Gatto ufficiale”. Era diventato una celebrità. Riceveva anche una quantità enorme di lettere. Giunto in Gran Bretagna, come voleva la prassi, venne messo in quarantena nel centro per animali del Surrey. Durante questo periodo, forse a causa delle ferite riportate in Cina, contrasse un virus che, nonostante l'impegno dei veterinari, lo portò alla morte il 28 novembre 1949.
Si celebrò un funerale al quale parteciparono centinaia di persone e tutto l'equipaggio della Amethyst. Il suo corpo riposa a Londra, sotto una lapide che ne celebra le gesta.
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