QUANDO IL GIARDINO DIVENTA UN NEMICO...

Luogo comune è pensare che un cane che vive in giardino sia un cane fortunato. Purtroppo non è così, o meglio, non lo è se non viene mai portato fuori, con la motivazione che ha un giardino oppure un bel terrazzo nel quale può giocare o sporcare.
Non portare il cane fuori significa non permettergli di conoscere il mondo attraverso i diversi odori, non permettergli di vedere e di giocare con altri cani, di avere stimoli, di stare a contatto con gente differente da quella del nucleo familiare o di relazionarsi con stimoli sempre diversi.
Tutto ciò é a discapito del suo equilibrio psico-fisico: un cane che non esce mai è un cane che può sviluppare aggressività territoriale, aggressività verso gli estranei o i verso i suoi simili…inoltre può sviluppare comportamenti anomali, può diventare un cane frustrato oltre che ingestibile proprio perché non ha modo di scaricare l'energia accumulata giorno dopo giorno. L'energia accumulata è la causa delle innumerevoli buche in giardino, o dell'accanimento verso la biancheria stesa, regolarmente strappata via e distrutta, del furto degli oggetti dimenticati in giardino e loro conseguente distruzione.
Inoltre un cane che resta sempre confinato in giardino, quando verrà portato all'esterno sarà l'incubo di ogni proprietario, sarà un pieno di energia, tirerà al guinzaglio, non ascolterà, non sarà gestibile nè una piacevole compagnia. Il cane sarà attento solamente ai vari odori e agli stimoli presenti ignorando il proprietario.
I problemi di gestione domestica (buche, distruzioni ecc), il cosiddetto cane “iperattivo” molto spesso possono essere risolti semplicemente facendo “scaricare” l'energia accumulata: il cane dovrebbe fare una passeggiata almeno tre volte al giorno, in questo modo avrebbe modo di soddisfare i suoi bisogni (esplorare, comunicare, socializzare, giocare, conoscere) e, una volta rientrato in casa, appagato dalle attività svolte, starà tranquillo a riposare e sarà il cane perfetto che ogni proprietario sogna.

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