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Buongiorno Dottoressa,
ho un gatto maschio, castrato, di 5 anni. Sin da piccolo soffre di periodiche crisi respiratorie che si manifestano con tosse persistente, talvolta tossisce così tanto da vomitare, difficoltà a respirare, calo dell'appetito e tendenza a non muoversi.

Le crisi vengono curate con antibiotici e antinfiammatori, a volte col cortisone. In passato sono state fate delle radiografie e degli esami del sangue che non hanno rivelato niente di particolare, solo un aumento degli eosinofili;
volevo chiedere un suo parere, come mai il mio gatto ha questo problema? E' frequente?
Grazie,
Maria


Buongiorno Maria,
ho letto la sua mail e la ringrazio perchè mi da l'opportunità di trattare questo argomento. Inizio col rispondere alla sua domanda: si i gatti soffrono di varie forme respiratorie che, a volte, si ripresentano periodicamente come nel suo caso.
Le cause possono essere diverse: forme virali croniche, forme parassitarie – strongili polmonari -, forme causate da fattori allergizzanti o irritanti. In alcuni casi si parla di asma felina. Spesso non si riesce a dimostrare l'origine allergica e a trovare l'allergene specifico: acari, pollini o altro e si arriva a questa diagnosi escludendo altre cause.

L'aumento degli eosinofili, di solito, è indicativo di una patologia allergica o parassitaria.

Il mio consiglio sarebbe quello di ripetere gli esami del sangue e le radiografie, escludere la presenza di parassiti polmonari ed, eventualmente, effettuare un lavaggio bronchiale, una procedura che si effettua in anestesia generale e che permette di indagare sulla componente cellulare e corpuscolare delle vie respiratorie. Spero di esserle stata utile, mi faccia sapere.


Le auguro una buona giornata.

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e loro saranno lieti di aiutarvi.


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